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Incentivi 2024 Tornano i contributi dello Stato

27 Dicembre 2023

Incentivi auto 2024, fino a 13.750 euro di sconto

Come anticipato al Sole 24 Ore, gli incentivi auto 2024 prevederanno forti riduzioni di prezzo per auto elettriche, plug-in hybrid, ibride e termiche. Incentivi anche per moto, scooter e quadricicli

Manca la conferma ufficiale ma gli incentivi auto 2024 potrebbero dare una vera e propria boccata d’ossigeno a tutto il comparto. Come anticipato al Sole 24 Ore dal ministro delle imprese del Made in Italy Adolfo Russo, gli incentivi auto 2024 arriveranno in caso di rottamazione di una vettura fino a euro 2 fino a 13.750 euro per le elettriche nella fascia 0-20 grammi di CO2, 8.000 euro per le ibride plug-in 21-60 grammi di CO2 e 10.000 euro per la fascia 61-135 grammi di C02. Le cifre più alte sono dedicate a persone fisiche con Isee inferiore a 30.000 euro, mentre per persone fisiche e giuridiche senza limitazioni si riducono le cifre ma restano decisamente interessanti. Come in passato ci sarà un tetto di spesa massima: 35.000 euro iva esclusa per elettriche e fascia 61-135, mentre la fascia 21/60 grammi di CO2 arriva a 45.000 iva esclusa. Gli incentivi per auto, veicoli commerciali, moto, scooter e quadricicli saranno attivi con l’entrata in vigore del nuovo Dpcm tra metaÌ gennaio e gli inizi di febbraio. Confermato il contributo per moto, scooter, tricicli e quadricicli. I modelli elettrici avranno una riduzione fino al 40% entro 4.000 euro se l’acquisto eÌ accompagnato da rottamazione di un Euro 0, 1, 2 o 3. In arrivo anche incentivi per modelli termici.

Nuovi incentivi auto 2024, anche senza rottamazione

Le tre fasce degli incentivi auto 2024 saranno: 0-20 grammi di anidride carbonica per chilometro, 21-60, 61-135 che quindi farà rientrare anche modelli diesel e benzina Euro6. Solo nelle prime due categorie scatta una maggiorazione del 25% per le persone fisiche con Isee inferiore a 30mila euro e sono ammesse le persone giuridiche, incluse le societaÌ di noleggio ma non i concessionari. Senza rottamazione il contributo saraÌ di 6.000 euro nella fascia 0-20, 4.000 nella 21-60 mentre non eÌ previsto nessun incentivo per la terza fascia. Rottamando una vettura Euro2, senza Isee ridotto, si avrà uno sconto di 11.000 per la prima fascia, 8.000 per la seconda e 3.000 per la terza (che diventano 10.000 euro con Isee ridotto). Rottamando una Euro3 ci sarà uno sconto di 10.000 per le elettriche (12.500 euro con isee ridotto), 6.000 euro per le phev e 2.000 euro per la terza fascia (7.500 euro con Isee ridotto). Rottamando una Euro4 si parte dai 9.000 euro per le elettriche (11.250 euro con isee ridotto), 5.500 euro per le phev e 1.500 euro per la terza fascia (6.875 euro con Isee ridotto).

Incentivi auto 2024, i modelli elettrici

Seguendo i parametri indicati, nella prima fascia entrano un lungo elenco di modelli elettrici tra cui Abarth 500e, Byd Dolphin e Atto3, Citroen e-C4 e e-C4x, Cupra Born, Dacia Spring, Dr1, Ds3, Fiat 600e, Nissan Leaf, Opel Corsa e Mokka, Peugeot 208 e 2008, Megane e-Tech, Scenic electric, Renault Twingo e Zoe, Smart #1 e #3, Tesla Model 3, Volkswagen Id.3 e Volvo Ex30 e Xc40.

Incentivi auto 2024, i modelli plug-in

Seguendo i parametri indicati, nella seconda fascia entrano un lungo elenco di modelli plug-in tra cui Alfa Romeo Tonale, Audi A3 e Q3, Bmw Serie 2 Active Tourer e Serie 3 Touring, Citroen C5X, Cupra Formentor, Ford Kuga, Hyundai Tucson, Jeep Compass, Kia Niro, Mazda Mx30, Mercedes Classe B, Mini Countryman, Peugeot 3008 e Opel Astra.

Incentivi auto 2024, i modelli ibridi e termici

Seguendo i parametri indicati, nella terza fascia entrano un lungo elenco di modelli ibridi, benzina e diesel tra cui Audi Q2, Bmw X1, Citroen C3, Dacia Duster, Fiat Panda e 500, Ford focus, Hyundai Kona, Lexus Lbx, Mazda Cx30, Nissan Juke, Opel Crossland, Peugeot 308, Skoda Kamiq, Suzuki Swift e Toyota Chr.

Fonte: /https://www.ilsole24ore.com/

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Torna il bonus auto: a quanto ammonta e chi può chiederlo

Buone notizie per chi ha intenzione di comprare un’auto nuova. Anche nel 2024 sarà possibile usufruire di incentivi statali. Il contributo non sarà riservato solo a chi sceglierà vetture elettriche e ibride, la nuova versione dell’ecobonus prevederà incentivi maggiori per chi deciderà di rottamare le auto più vecchie e inquinanti: le euro 0,1,2,3.

A confermare la strada scelta dal governo è il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso a “Il Messaggero“: “Abbiamo predisposto un nuovo piano incentivi sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale e produttivo, con quasi un miliardo di euro nel 2024”.

Il bonus fino a 13.750 euro per rottamare auto, moto e scooter

Tre le direttrici: eliminare le auto vecchie e inquinanti, aiutare le famiglie a basso reddito e sostenere l’industria dell’auto italiana. Urso parla infatti di “risorse destinate alle famiglie a reddito basso, prevalentemente orientate su modelli realizzati negli stabilimenti italiani per aumentare la produzione nazionale. Per la tenuta della filiera nazionale è necessario che vengano prodotte in Italia almeno un milione di autovetture, – spiega il ministro – è questo l’obiettivo che ci siamo posti. puntiamo a realizzare in  Italia produzioni tecnologicamente avanzate e sostenibili: tra legge di bilancio e revisione del Pnrr  possiam ocontare su una dotazione di 3,5 miliardi per i contratti di sviluppo”.

Le scelte del governo confluiranno in un Dpcm che dovrebbe essere pronto entro la fine di gennaio 2024.  Gli incentivi auto 2024 in caso di rottamazione di una vettura fino a euro 2 potranno arrivare fino a 13.750 euro per le elettriche nella fascia 0-20 grammi di CO2, 8.000 euro per le ibride plug-in 21-60 grammi di CO2 e 10.000 euro per la fascia 61-135 grammi di C02. Senza rottamazione il contributo scende a 6.000 euro nella fascia 0-20, 4.000 nella 21-60 mentre non è previsto nessun incentivo per la terza fascia.

Confermato il contributo per moto, scooter, tricicli e quadricicli. I modelli elettrici avranno una riduzione fino al 40% entro 4.000 euro se l’acquisto e accompagnato da rottamazione.

Fonte: https://www.today.it/

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Mentre il mondo automotive si appresta a certificare il secondo flop consecutivo sugli incentivi statali alle auto elettriche e plug-in, automobilisti e concessionari scaldano i motori in attesa dell’arrivo dei contributi alle macchine endotermiche a basse emissioni (diesel, benzina, ibride), che ripartiranno automaticamente sui contratti d’acquisto firmati a partire dall’1 gennaio (nella pratica dal 2 gennaio, alla riapertura delle concessionarie). Vediamo tutto quello che c’è da sapere.

IN TUTTO CI SONO 570 MILIONI

 

Salvo improbabili sorprese dell’ultim’ora – improbabili perché il governo modificherà la norma sui contributi statali solo dopo l’accordo con Stellantis sulla produzione in Italia – l’iniziativa stabilita nel 2022 dal governo Draghi e leggermente rimodulata l’anno scorso ha previsto, per il 2024, una dote complessiva di 570 milioni di euro, 5 milioni in meno del 2023. La distribuzione in base alle diverse fasce di emissioni allo scarico di anidride carbonica è la seguente:

  • 0-20 g/km CO2: 205 milioni (194,75 ai privati e 10,25 alle società di car sharing e noleggio a lungo termine);
  • 21-60 g/km CO2: 245 milioni (232,75 ai privati e 12,25 alle società di car sharing e Nlt);
  • 61-135 g/km CO2: 120 milioni, tutti ai privati.

 

PIÙ SOLDI DOVE NON C’È DOMANDA

 

In pratica, rispetto al 2023 ci saranno più soldi sulle prime due fasce, quelle snobbate dagli italiani (+15 milioni nella prima e +10 nella seconda) e meno (-30 milioni) nella terza, quella che invece è la più attesa.

Già, perché dei 190 milioni di euro previsti per il 2023 sulle auto 0-20 g/km, dopo dieci mesi e mezzo ne sono ancora disponibili 114,7, più del 60%. Dei 235 milioni stanziati sulla seconda fascia, invece, ne sono addirittura disponibili l’88%, oltre 207 milioni. Il flop 2023 si aggiunge al fallimento registrato nel 2022, quando avanzarono, rispettivamente, 127 e 147 milioni.

I 150 milioni stanziati sulle auto della terza fascia, invece, finirono il 6 febbraio, dopo appena cinque settimane dal via. Non è azzardato immaginare, dunque, che stavolta finiranno ancor prima che arrivi il mese di febbraio. Considerando l’entità del contributo, pari a 2 mila euro, potranno infatti beneficiarne appena 60 mila italiani, i primi 60 mila che lo prenoteranno.

 

CONFERMATI TUTTI I CONTRIBUTI

 

Ma mentre varieranno leggermente i fondi a disposizione, tutto il resto dell’impalcatura incentivi è al momento confermato. In particolare, i contributi vanno, a seconda delle situazioni, da 2 mila a 5 mila euro in base al seguente schema:

  • 0-20 g/km: 3 mila euro senza rottamazione; 5 mila con rottamazione;
  • 21-60 g/km: 2 mila euro senza rottamazione; 4 mila con rottamazione;
  • 61-135 g/km: 0 euro senza rottamazione; 2 mila con rottamazione.

Alla prima fascia appartengono, attualmente, solo auto elettriche; alla seconda solo vetture plug-in; alla terza, macchine con motore ibrido e termico, prevalentemente dei segmenti A (citycar), B (utilitarie) e C (compatte).

 

C’È UN LIMITE DI PREZZO

 

Non tutte le auto che rientrano nelle diverse fasce di emissioni possono accedere al contributo. Il governo, infatti, ha introdotto un limite massimo di prezzo di listino Iva esclusa (“listino prezzi ufficiale della casa automobilistica produttrice”), accessori compresi, per ciascuna fascia. In particolare:

  • 0-20 g/km: 35 mila euro (42.700 Iva compresa);
  • 21-60 g/km: 45 mila euro (54.900 Iva compresa);
  • 61-135 g/km: 35 mila euro (42.700 Iva compresa).

Attenzione: il limite di prezzo non comprende l’Ipt (Imposta provinciale di trascrizione) e il contributo Pfu (Pneumatici fuori uso).

L’AUTO DA ROTTAMARE: FINO A EURO 4

 

La rottamazione è obbligatoria solo per chi intende acquistare macchine con motore termico e ibrido con emissioni comprese tra 61 e 135 g/km. La vettura da demolire dev’essere intestata all’acquirente di quella nuova o a un suo familiare convivente da almeno 12 mesi. E deve essere di classe inferiore a Euro 5, ossia Euro 0, 1, 2, 3 o 4.

 

IMMATRICOLAZIONE ENTRO 180 GIORNI

 

L’auto acquistata con l’incentivo deve essere immatricolata entro 180 giorni dalla prenotazione del bonus. O meglio, la prenotazione del bonus da parte della concessionaria deve essere perfezionata con l’inserimento della targa della nuova auto entro 180 giorni. Nel caso in cui questa scadenza non dovesse essere rispettata si perderebbe il bonus.

 

IL VINCOLO DELLA PROPRIETÀ

 

La norma prevede che la vettura acquistata con l’incentivo non possa essere ceduta per un determinato periodo di tempo. In particolare:

  • Persone fisiche: 12 mesi;
  • Noleggio a lungo termine: 12 mesi;
  • Car sharing pubblico: 24 mesi.

 

LA PRENOTAZIONE

 

Come accadde l’anno scorso, è probabile che le prenotazioni, a cura delle concessionarie, si apriranno solo dopo qualche giorno dalla ripartenza dell’iniziativa. Ciò per consentire ai tecnici di Invitalia, gestore del sistema informatico, la “chiusura” della piattaforma attuale e l’attivazione di quella “nuova”. Ovviamente l’apertura delle prenotazioni a gennaio inoltrato non impatterà sul diritto all’incentivo, che varrà, come detto, per tutti gli acquisti effettuati a partire dall’1 gennaio.

 

GLI ALTRI FONDI

 

Per quanto riguarda gli altri veicoli, la norma prevede i seguenti fondi:

  • 40 milioni di euro per le infrastrutture di ricarica elettrica private e condominiali (sotto forma di rimborso dell’80% delle spese sostenute nel limite di 1.500 euro per i privati e di 8 mila euro per i condomini);
  • 40 milioni di euro per moto e ciclomotori elettrici e termici;
  • 20 milioni per i veicoli commerciali N1 e N2 elettrici.

Anche in questi ambiti sono al momento confermati i criteri di erogazione del bonus del 2023.

FONTE https://www.quattroruote.it