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NUOVA PEUGEOT HYPERCAR 9X8 – NATA PER CORRERE PEUGEOT

27 Luglio 2021

svela il prototipo della Hypercar 9X8, l’auto da corsa di nuova generazione che debutterà nel Campionato del Mondo FIA Endurance (WEC) nel 2022. Alimentata da un propulsore ibrido e dotata di trazione integrale, l’efficientissima 9X8 si inserisce nella strategia Neo Performance di PEUGEOT, che mira a creare auto da competizione e da strada ispirate a un’idea di mobilità virtuosa e responsabile. La 9X8 nasce dalla collaborazione tra il team ingegneristico di PEUGEOT SPORT e gli specialisti di PEUGEOT Design. Dopo mesi di intenso lavoro, la squadra di ingegneri guidata da Olivier Jansonnie, Direttore tecnico di PEUGEOT Sport, e i designer coordinati da Matthias Hossann, responsabile di PEUGEOT Design, hanno mostrato al mondo un primo assaggio delle linee della nuova PEUGEOT 9X8 e del suo concetto aerodinamico.

La vettura raccoglie idealmente il testimone delle PEUGEOT 905 e 908, vincitrici della 24 Ore di Le Mans rispettivamente nel 1992 e 1993, e ancora nel 2009 (la 908).

Con la 9X8, Peugeot dà forma a un progetto di marca incentrato sul concetto di Neo Performance, che unisce sportività estrema, know-how tecnologico trasferibile ai modelli di serie, efficienza ed eccellenza del design.

Il nuovo regolamento della categoria LMH (Le Mans Hypercar), emanato da FIA e ACO in sostituzione del codice LMP1, ha decisamente influenzato lo sviluppo del modello. La libertà concessa nel disegno delle superfici aerodinamiche ha incoraggiato un approccio radicalmente nuovo al design, più aperto all’inventiva dei progettisti. Ingegneri e designer hanno colto l’opportunità per reinventare i processi creativi, rompere gli schemi e dare vita a un prodotto inedito: PEUGEOT Hypercar 9X8 è la prima nel suo genere.

 

Evocativo il significato del nome: il 9 caratterizza i bolidi da corsa del marchio, come le PEUGEOT da endurance 905 (1990-1993) e 908 (2007-2011).

La X è simbolo della trazione integrale   e della propulsione ibrida di cui è dotata la nuova Hypercar, che porta anche in pista la strategia di elettrificazione del brand.

L’8, infine, è il numero che designa tutti gli attuali modelli della Casa: 208 e 2008, 308, 3008, 5008 e naturalmente la 508, che di recente ha subito un restyling per mano dello stesso team di ingegneri e designer che ha firmato l’Hypercar e – prima in assoluto nella gamma – si è fregiata dell’emblema PEUGEOT SPORT ENGINEERED.

STILE MOZZAFIATO

« Conosco la professionalità e la capacità di innovazione dei team PEUGEOT Design e PEUGEOT Sport, ma con questa magnifica 9X8 mi hanno davvero stupita. Hanno saputo combinare una forte identità di marca con un profilo elegante e assolutamente inedito: complimenti! » ha dichiarato Linda Jackson, CEO di PEUGEOT.

 

DOV’È L’ALETTONE? LE OPPORTUNITÀ DEL NUOVO REGOLAMENTO LMH  

 

In coda, tre artigli finemente cesellati ospitano i gruppi ottici posteriori di PEUGEOT 9X8, che incorniciano un grande diffusore, sormontato da una scritta scherzosa: « We need no rear wing » (Non abbiamo bisogno dell’alettone posteriore).

« Il nuovo regolamento LMH (Le Mans Hypercar) è stato pensato per livellare i classici vettori di performance, spiega Olivier Jansonnie, direttore tecnico del programma WEC di PEUGEOT Sport. Progettare la 9X8 è stato emozionante perché abbiamo potuto inventare, innovare e trovare nuovi modi di ottimizzare le prestazioni senza ricorrere a soluzioni convenzionali, soprattutto nell’aerodinamica. Il regolamento ammette un solo elemento aerodinamico regolabile, senza specificare che debba essere l’alettone. I calcoli e le simulazioni ci hanno dimostrato che possiamo farne a meno e ottenere ugualmente altissime performance. »

Senza questa appendice aerodinamica, la scocca di PEUGEOT 9X8 è plasmata con una fluidità mai vista in decenni di storia di gare endurance. Con la complicità degli ingegneri, i designer hanno realizzato volumi armoniosi e dinamici, creando ampie superfici che collegano i pannelli laterali o si aprono sui passaruota anteriori.

PROVA D’ESAME A LE MANS

Le competizioni agonistiche mettono alla prova le capacità delle auto: aerodinamica, meccanica ed elettronica. Alla 24 Ore di Le Mans, la PEUGEOT 9X8 dovrà dimostrare di che pasta è fatta su un percorso di 5400 km, che più o meno equivale alla distanza coperta da un bolide di Formula 1 in un’intera stagione. Affidabilità ed efficienza sono essenziali.

Come sottolinea Linda Jackson « PEUGEOT partecipa alle gare di endurance non solo per spirito sportivo ma anche perché rappresentano per noi un vero e proprio esame di maturità. Per questo il nostro legame con Le Mans è così forte. Scalare la classifica è importante, certo, ma lo è ancora di più dimostrare il valore delle nostre tecnologie e della nostra ricerca in una prova così dura e impegnativa. Nelle condizioni estreme di gara, collaudiamo la propulsione ibrida e le tecnologie di riduzione dei consumi – e delle emissioni di CO2 – che stiamo attualmente sviluppando per i nostri modelli prodotti in serie. I team di PEUGEOT Sport sono orgogliosi di vedere i risultati della loro ricerca applicati alla gamma stradale. Per i nostri clienti, l’esame di Le Mans rappresenta la garanzia di qualità delle nostre auto. »

 

LA PAROLA AI PILOTI:

« Non abbiamo mai visto nulla di simile » hanno detto Loïc Duval, Jean-Eric Vergne, Mikkel Jensen, Kevin Magnussen, Gustavo Menezes, Paul Di Resta e James Rossiter. I piloti non vedono l’ora di mettersi al volante per le prime sessioni di test, al momento in programma per la fine dell’anno.